Sono qui, ad occhi chiusi, sdraiata sotto questa grande quercia.
Sento il rumore del fogliame maestoso, smosso da un venticello che non disturba ma fa compagnia... allieta... distende, è la migliore delle musiche. Sento alcuni raggi del sole che mi scaldano e anche se non vedo nulla dato che tengo gli occhi chiusi, sono sicura che il mondo è tutto intorno a me. Mi godo e assaporo appieno questi istanti di tranquillità, sento di essere viva, di essermi solo fermata, ad ascoltare il mio respiro e i rumori della natura, come non si fa mai di questi tempi.
Mi sento parte del tutto. Se dovessi morire vorrei che fosse adesso. Nella pace dei sensi, e nella pace di questo micro scorcio di mondo e di universo; all'ombra di questa grande quercia, vecchia di decine e decine di anni... sa cose che non può raccontare ma le sa, è saggia, mi infonde tranquillità e protezione, potrebbe garantirmi l'eternità. Il mio corpo dimenticato qui da tutti e ritrovato da nessuno, potrebbe reinserirsi nel ciclo della vita e vivere ancora, entrerebbe a far parte della terra, le radici della quercia potrebbero arrivare ad assorbire il mio non essere e portarlo fino in cima alle sue fronde, rigogliose, verdi, fresche, offrendomi una visuale del cielo meglio di quanto qualsiasi religione possa prospettarmi. E non smetterei di esistere neppure quando le foglie lascerebbero il loro posto ad altre più nuove.