Sono venuto ieri a trovarti dove non saresti dovuto essere. Ti ho lasciato, come sai, il mio fazzolettone RossoBlu di Fraporta e ti ho dato dello stronzo perchè mi ricordo quando tre anni fa ti beccai fuori della scuola con il tuo legato al collo: se fossi stato il tuo professore t'avrei cacciato via, ma tanto con te è inutile discutere.
Michè, ma come faccio io quest'anno a suonare e a sentire la tua voce? me lo devi spiegare! Tuo Padre e tua Madre mi hanno chiesto di suonare la tua Chiarina. Lo farò, come l'anno scorso; spero non continuerai a farmi i tuoi soliti scherzi del cazzo che mi hanno fatto sfondare la porta della sede con un pugno lo scorso anno: ho ancora i segni sulle nocche, che non andranno via come il ricordo, come la ferita, come l'assenza. Ora lasciami piangere da solo, lo farò in Corteo sentendo ogni tua assenza ma di notte non si vedrà e porterò tutti al Campo a vincere, speriamo. Però caro il mio Gatto fammi due favori: uno suona bene e tieni su quelle note lunghe e due non lasciarmi ancora solo a chiedermi di tutto questo il perchè.
Stronzo!