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Vi racconto una storia vera
... ma forse no!
Ecco i fatti.
Mi sveglio e m'accorgo di essere coricata in qualcosa di morbido, soffice, forse un divano. È corto però perchè mi accorgo di essere in posizione fetale, infatti le gambe le sento intorbidite, come se la circolazione avesse bisogno di circolare, ma ancora sento che le forze non sono in completo mio possesso. Sento anche che puzza. Ha un odore misto tra disinfettante da ospedale, liquori e birra, e altri che presumo provenire dal corpo umano di cui preferisco non indagare. Ora i miei ricordi incominciano ad farsi avanti nel mio cervello. Giusto ieri, mentre mangiavo il mio solito panino con coca cola nella tavola calda di fronte all'ufficio, ho incontrato Alessia, o Alice, non ricordo il nome. Non ci conosciamo bene. Lei viene lì ogni tanto per un Martini, dice che quello è il suo pranzo (come farà ad arrivare a sera... ma del resto è bella come una modella, ma temo molto anoressica). Ci siamo conosciute per caso perchè avevo dimenticato il cellulare sul tavolo e lei mi ha rincorso per rendermelo e da allora ci scambiamo qualche parola, ma solo li. Ma ieri era più loquace del solito. S'è avvicinata e ha incominciato a parlare prima del più e del meno, così, tanto per attaccare bottone poi mi ha detto "Vieni stasera con me ad una festa? Dai, ci divertiremo, c'è gente divertente, musica bellissima, ti divertirai, ne sono sicura. Poi piacerai ai miei amici. Sei così graziosa, con quei lineamenti così fini, puliti, sei perfetta!". Non so perchè, ma ho detto "Okay!". Del resto non che la mia vita sia impegnata, anzi. Sono la classica casa-lavoro-libro-letto. Ma mi ha stupito il suo invito. Una persona così diversa da me. Io in pratica la classica brava ragazza da trucco minimalista e dal look sobrio, lei così bella, truccata bene e appariscente ma al punto giusto. Certo se me lo avesse detto prima, mi sarei oragnizzata almeno sull'abbigliamento. Ma non ho nemmeno avuto il coraggio di chiederle cosa indossare, non eravamo in così tanta confidenza, e soprattutto non volevo apparire la solita insicura.
Ho cenato leggero perchè presumevo di trovare un buffet con cibo e vivande, e ho dedicato la mia vigilia del cosiddetto party a visionare il mio guardaroba. Abiti da sera erano solo due tubini, uno nero e uno rosso, scarpe con il tacco, due pure quelle, guarda un pò, nere e rosse. Insomma il riassunto della mia vita mondana! Ho optato per il total red. Ho osato un po' di più nel trucco con eyeliner e rossetto rosso anche quello, un pashmina per coprire le spalle nera e alle 23 puntale è arrivata Alessia (o Alice, non avevo chiesto il nome per non fare brutta figura, ma lo avrei comunque scoperto durante la serata).
Mi è venuta a prendere con la sua Mini, non poteva avere un'auto più trendy, di colore beije con la capote marrone rossiccio. La festa era un po' fuori città, così in quei 20 minuti ho saputo che lei faceva la grafica pubblicitaria, che frequentava ogni giorno una palestra, che aveva avuto varie storie ma tutte per divertirsi, e che a tempo perso, ma non troppo visto che guadagnava "solo" con quello 2000 euro al mese, faceva la pr. Ecco svelato l'arcano: io ero una percentuale di quei 2000!! Poco male, l'entrata era gratis e anche il divertimento.
Siamo arrivate in un casolare in cui c'erano già decine di auto parcheggiate e la musica e le luci si potevano sentire e vedere già da fuori. In effetti l'ambiente non era male. Gente vestita bene, musica scelta, un bel posto, elegante e molto sofisticato: un ambiente che riprendeve l'atmosfera dell'Oriente, con budda dorati, fontane, giardini zen, tendaggi di seta, buffet con sushi, spumanti serviti in flute. Il massimo. Alessia (o Alice) mi presenta ai suoi amici. L'impatto è stato da subito piacevole. Complimenti sulla mia persona, in particolare sui miei "Così bei lineamenti!": Sembrava che improvvisamente il mio naso, i miei zigomi, la mia bocca, i miei occhi, le mie orecchie, fossero diventati il centro dei loro occhi. Mi hanno incominciato ad offrire da bere e da mangiare, abbiamo parlato per rompere il ghiaccio tutti insieme, poi tutti a ballare. Quello che ricordo è che ad un certo punto ho incominciato ad avere un po' di acido in gola, come quando si ha un attacco di gastrite. Ma poi è passato. Ma dopo pochi minuti al suo posto sono sopraggiunte delle nausee, prime leggere, poi sempre più forti. Alessia (era questo il suo nome), mi ha chiesto "Hey! Tutto bene?", "No! Dov'è il bagno?", "Che hai? Stai male?"; "Stò per vomitare!", "Seguimi!". Mi ha portata in un bagno magnificente: acqua che cadeva a cascata su lavandini di marmo e gabinetti di porcellana azzurra. Era un peccato sozzare con il vomito un posto così bello, infatti non l'ho sozzato perchè mi è improvvisamente venuta voglia di dormire. Non come quando si prende un sonnifero, ma come quando ti prende un colpo d.. Non come quando si prende un sonnifero, ma come quando ti prende un colpo di sonno improvviso. Non ti senti stordito, molto semplicemente hai bisogno e voglia di dormire. Ricordo che Alessia, mi ha presa sotto ad un braccio e mi ha fatta sedere su una poltroncina blu di seta del bagno e io mi sono lasciata andare nelle braccia di Morfeo, con tranquillità, serenamente... tanto c'era Alessia che mi faceva da baby-sitter, poi il posto era così accogliente...
E ora eccomi qui distesa che non riesco quasi nemmeno ad aprire gli occhi. Probabilmente un'allergia al pesce crudo, ho letto che può succedere quando non si è abituati, oppure una sbronza. Non sono abituata a bere. L'ultimo bicchiere che ho bevuto per intero è stato a Marzo per il compleanno di mio padre. Ma in effetti ieri sera i bicchieri sono stati più di due... direi almeno 4... forse anche 5. Non ricordo, mi divertivo e volevo farlo!! Cacchio se non ne approfitto ora, quando. Ho quasi 30 anni e poca esperienza nella vita. Qualche viaggetto tra amiche single, un paio di storie che sembravano importanti... ma appunto, sembravano. Poi la mia vita è stata tutto studio, stage, vacanze studio, lavoro, e i miei svaghi libri e cinema. Ma questa sera volevo finalmente scoprire l'altra parte del mondo che si diverte e così mi sono lasciata andare completamente... ma forse un po' troppo! Ora mi ritrovavo alla fine di una festa che il mio sonno aveva interrotto purtroppo sul più bello. Ma perchè mai non riuscivo a sollevare la testa!! Mi doleva tutta la faccia, come se avessi presi un'insolazione. Chissà che cavolo avevo mangiato. La mia mente era lucida, quindi non era tutta colpa del vino. Pian piano sono riuscita a sollevare il mio corpo che sembrava improvvisamente pesantissimo. Sono riuscita a tirarmi su e a sedermi. I miei occhi erano due fessure. La focale era stretta. Cavolo che allergia. Mi era successa già una volta quando un'ape mi aveva punto in viso. Ero diventata una viso a palla. Probabilmente oggi era la stessa cosa. Mi è preso un po' di panico, sia per il senso di gonfiore che per il bruciore. Mi sono guardata intorno e le uniche persone che ho visto erano i tre che indossavano un camice da lavoro: erano quelli delle pulizie. La festa era finita e Alessia, la mia baby sitter, non c'era più! Non c'era più nessuno! La luce erano dei semplici neon da ufficio, niente musica, non un'anima che non indossasse abiti da lavoro. Ricordo che mi si è avvicinata una donna, non doveva essere italiana dall'accento, forse dell'est. Mi ha guardata e mi ha detto "Oh! Poverina!". Si, in effetti non dovevo essere il massimo.
Sono finalmente riuscita a tirarmi su. Avrei chiesto a qualcuno di loro di darmi un passaggio fino in città. Poi avrei chiamato mio padre e mi sarei fatta portare nel mio appartamentino. Ma prima avevo bisogno di darmi una controllata, e così mi sono diretta nel bell'elegante bagno. Era come lo ricordavo: bellissimo, con i toni dell'azzurro e del blu che risplendevano e l'acqua che cadeva a cascata ne creava un ambiente affascinante. Avercene uno in casa!! Mi avvicino al lavandino e mi guardo allo specchio. Spalanco la bocca, ma non mi esce nessun rumore, non ho voce tale è lo shok, non credo nemmeno a ciò che vedo. Non è possibile, quello che lo specchio riflette è si il mio viso, i miei "così bei lineamenti!", ma che ora si sono trasformati in un'opera maori. Il mio viso è completamtnete tatuato da guerriero: naso, labbra, occhi, guance, perfino le orecchie... Tutto!! Io non esisto più!! Ma so quanto valgo: 2000 euro!!!
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0 recensioni:
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Anonimo il 03/06/2011 11:52
Avvincente
- Il racconto si fa leggere bene fino in fondo e ha una conclusione inaspettata e ciò è cosa buona. Da una parte mi è piaciuto ma dall'altra mi ha lasciato perplesso... francamente non capisco perchè qualcuno dovrebbe pagare una pr perchè tatui o faccia tatuare il volto di una donna. Me lo spieghi tu?
Anonimo il 03/05/2011 19:55
urka... temevo proprio che fosse capitato quella cosa... un tatuaggio maori in pieno viso... se la prendo quella lì le mangio non so cosa, ma qualcosa di sicuro... forse un lobo di orecchio... ahahah... bella fantasia... ciaociao... alla prossima.
- Grazie per l'"originale", per il "coinvolgente" per il "ben scritto"... sei stato carino, molto!!
È un racconto che ho scritto di getto, senza nemmeno guardare se avessi fatto errori di sintassi o ortografia... l'ho scritto così, spontaneamente!! Ed è il mio primo racconto scritto... li ho sempre "scritti" nella mia mente!! Cosa succede alla poverina? Le viene tatuato in viso un decoro maori, quello che fanno ai guerrieri per intimorire i nemici! E il suo valore è di 2000 euro, perchè è quello che la sua "amica" pr prende per quelle poverette che come lei subiscono un tale martirio che durerà per tutta la vita. Lei è il suo guadagno. Spero di averti fatto felice così come tu hai fatto me nel leggere il mio racconto e così come spero vorrai continuare a fare in futuro... non scriverò molto spesso, ma lo farò presto!! CiaoCiao
Anonimo il 01/05/2011 20:14
Originale, ben scritto, anche coinvolgente... ma non ho ben capito come e cosa sia successo esattamente... e poi, perchè ora vali duemila euro?... vabbè, non si può capire tutto della vita, ma se riesci a spiegarmi mi fai felice... se invece è fantascienza, allora è tutto più plusibile... ciaociao