La mia predisposizione nel cercare a tutti i costi di creare una battuta divertente e di riuscire a strappare un sorriso all'ignaro omino di turno, spesso mi fa pensare alla vita degli oggetti che ci circondano, dalla quale scaturisce con faciltà uno spunto per un pensiero ridanciano.
Comincio perciò ad immaginare, per esempio, la vita grama dell'ultimo foglietto di assegni di un uomo avaro.
Non è niente male come monotonia la responsabilità del dodicesimo bicchiere del servizio buono che ci è stato regalato dallo zio Nicola per il nostro matrimonio... chi le ha viste mai dodici persone a casa che vengono a scroccare un pasto a mie spese?
Non parliamo di come desidererebbe uscire allo scoperto il certificato della mia assicurazione sulla vita gelosamente conservato in cassaforte... non sia mai venga chiamato al suo utilizzo significherebbe allora che io fossi morto e per di più il famigerato documento non conoscerebbe mai la persona per la quale si fa garante della sua incolumità, una tragedia!
Ci sono degli oggetti invece che vivono una vita decisamente dura, penso al pallone da calcio... o per esempio ai tergicristalli... possibile che lavorino sempre quando piove??? Vogliamo parlare dell'ombrello? Che nonostante meriti il mio personale grande rispetto, continuo a dimenticarlo dovunque??? Me lo immagino brontolare e riflettere sul fatto che nonostante si sia fatto in quattro per me per evitarmi un raffreddore lo lasci allegramente in ogni dove alla mercè del primo uomo qualunque ne necessiti l'utilizzo.
Non sto a raccontare delle parolacce che vorrebbe lanciare il secchio della spazzatura... e dire che pensava di essere un secchiello da spiaggia e non vi racconto della sua preoccupazione di non vedere in giro bambini con paletta e costumino.
Ma l'oggetto che batte tutti nella sfiga di esistere è il water... non c'è bisogno di alcun commento ma penso al fatto che in una fabbrica vengono creati cento water per far fronte ai "bisogni" dell'uomo. Ora, quale oscura lotteria deciderà chi di esso sarà il water della toilette dell'area di servizio di Teano sull'autostrada Napoli Roma??? Non so voi, ma io quando passo per l'area di servizio di Teano e penso all'incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele mi viene voglia di utilizzare la toilette. Non per svilire il senso storico dell'evento citato in tutti i libri di storia, ma proprio per un fatto di partecipazione... proprio per dire "C'ero anch'io"... a far pipì... ma c'ero anch'io a Teano! Sì, è vero, sono arrivato un pochino tardi, ma chi può dire a che ora avverrà il prossimo avvenimento storico?? Uno va anche a tentoni... mica possiamo essere tutti dei Nostradamus.
Al secondo posto della sfiga ci metterei il fazzolettino Tempo.
Il suo nome è tutto un programma e sembrerebbe dire aspetta aspetta ad usarmi.. prendi tempo... anzi no non prendermi che bene che mi vada mi utilizzi per soffiarti il naso... e non voglio aggiungere altro.
Un'altra bella vita di m... la fa anche il pannolino per bambini... che tutto sommato si lusinga da solo quando scopre l'ingrato compito che spetta ai pannoloni per anziani.
Una certa invidia la nutro per gli assorbenti con le ali per signore... ai quali probabilmente le ali gli sono spuntate in un secondo momento, quando hanno capito a che cosa sarebbero serviti.
Attività di tutto rispetto sono quelle della ciliegina sulla torta, del cacio sui maccheroni e delle scarpe doppie dei contadini dal cervello fino.
Una citazione a parte la meritano i salva telecomandi Meliconi... perché sia chiara una cosa... il mondo può crollare... le auto si possono schiantare... ma i telecomandi no... non si può... quelli dobbiamo salvarli per forza... stasera c'è la partita.