Sai cos'è il Piacere lento? È un carezza sulla guancia, fatta con due dita, lieve come un soffio di vento. È la mano che accarezza i capelli, quasi senza peso. Che scorre lungo il collo, sulla nuca, seguendo ed anticipando i brividi che si rincorrono. Che scende, lungo le spalle, i fianchi, che sfiora i seni, facendo risvegliare, ad ogni passaggio, i capezzoli, tesi come soldati al richiamo della tromba. Che sfiora le natiche, s'insinua sulle cosce e poi ritorna, sul collo, tra i capelli, sul viso... E poi ancora scende, fin quasi a sfiorare la rugiadosa rosa che si nasconde, preziosa, tra le femminee cosce. E poi ancora su, fino ai capelli e poi giù, sotto la pianta dei piedi, sulle dita... Una carezza instancabile, che non conosce tregua nè tempo. Guai ad essere frenetica! Arriverà il tempo anche di questo, ma non è ancora tempo. È tempo del Piacere lento adesso. Ed il tempo delle sensazioni non è quello degli orologi. È il tempo scandito da brividi, da sussulti, da umori sempre più copiosi. Può essere un'ora del nostro comune intendere il tempo, ma anche due, senza problemi. Non si tratta di preliminari. Il Piacere è unico, non è sezionabile. È Piacere. E basta. Poi, alle carezze, s'aggiunge la lingua, calda, vellutata, umida. E comincia il suo percorso. Lungo la nuca, il collo, le spalle, i capezzoli, il ventre, l'interno delle cosce... e il fiore più bello dell'Universo, ormai aperto e rorido di voglia. E la lingua si ferma, s'attesta, mentre le dita torturano i capezzoli, costruendo un orgasmo di rara intensità. Poi è l'unione dei corpi. Lenta, molto lenta, come il penetrare dell'onda la sabbia. A lungo, senza tempo. Poi il vento della Passione trasforma questa piccola risacca in una tempesta, fino alla fusione dei reciproci piaceri. E tutto si ferma, come a gustare il momento. Poi ricomincia, come un film che si riavvolge e riprende ancora, daccapo, uguale ma sempre diverso, nel Piacere lento ed intenso che solo chi sà apprezzare il vero Godimento conosce.