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Il Fiore della disperazione

Molte rughe sono comparse sul mio viso
da quando, come un tuono che romba,
l'ombra mi attanagliò in modo improvviso
e mi tenne sveglio come una tromba.

A quei tempi la mia più grande passione era il giardinaggio, ed anche il mio lavoro era incentrato sulla flora. Pensate, la mia fidanzata, Beatrice, l'avevo conosciuta proprio mentre mi accingevo ad occuparmi dei gigli.
Poi, d'improvviso, tutto cambiò...
Era una giornata come tante, l'aria era tiepida ed il vento soffiava allegramente, quando notai che il mio fioraio preferito aveva finalmente aperto la sua bottega dopo un periodo di pausa. Entrai, anche se non volevo realmente comprare nulla, lo feci più che altro per dare un'occhiata. Nel mezzo della stanza, su un piccolo ripiano, stava in mostra la più bella creatura che i miei occhi abbiano mai visto; il gambo, liscio e fino, era lunghissimo e la corolla era di due colori: la parte bassa era nera come la notte, ed anche di più, mentre la parte alta era bianchissima, tanto da ricordare il candore di un abito da sposa. Improvvisamente, fui spinto da qualcosa di più forte della semplice bellezza; con un sussurro, un richiamo, mi attirò a se, e si fece accarezzare. Cominciai con la parte più alta (la bianca) e fui colto da puro piacere, come se le cose più belle di sempre mi stessero accadendo, come se sogni e desideri, profondi o meno che fossero, si stessero realizzando. La parte bassa (la nera), invece, mi fece tremare, gemere, piangere, urlare, soffocare, quasi morire; gli incubi, i timori, le sgrida, l'odio affiorò in me, mi attanagliò, mi soffocò, tanto che le dita, per istinto, si ritrassero. Come avrei mai potuto lasciare che tale miracolo finisse nelle mani di un individuo qualunque? Me lo portai a casa e lo misi nel posto più bello e sicuro che trovai, un posto adatto ad un simile "dono del cielo".
Passò poco tempo prima che la voglia di risentire le sensazioni che la parte chiara del fiore mi concedeva ritornò. Appoggiai l'indice destro sui petali e mi lasciai cullare, per un'intera settimana; nulla, infatti, riuscì a staccarmi da quell'essere, né le chiamate effettuate da lavoro, né il bussare di Beatrice, che stanca di aspettarmi, mi lasciò. Ero assuefatto, così drogato di piacere, che non mi accorsi neanche che tutte queste cose fossero accadute, mi sorpresero tutte assieme al mio risveglio, che avvenne nel modo più temibile che un uomo possa aspettarsi:
Sognai di essere morto e che l'oscurità ormai mi stava avvolgendo e portando via, mentre la mia cara Beatrice stava lì, impassibile, a godersi senza pianto o tristezza alcuna la mia fine.
Mi chiesi perché il fiore mi avesse fatto un simile torto, e nel girarmi per guardarlo scoprì che questo non mi avrebbe più concesso alcuna felicita, perché era ormai formato solo da pura oscurità. Non posso neanche descrivere l'orrore che quella scena mi provocò, la mia anima fu scossa seriamente da puro terrore. Decisi di prendermi una pausa e nello specchiarmi vidi il mio volto deperito come tutto il resto del mio corpo, causato, ovviamente dal non aver assunto per lungo tempo cibo e acqua. Mi presi del tempo per riflettere fino a rendermi conto che la mia sete di felicità, la mia ingordigia, non avevano rovinato solo la mia vita, facendomi perdere ciò che mi era caro, avevano pure corrotto qualcosa di così perfetto, di così speciale, di così puro. Decisi, quindi, di rimediare ad almeno uno dei miei errori, restituendo al fiore la sua purezza; se infatti l'ingordigia l'aveva rovinato, il pentimento poteva aggiustarlo. Con timore, appoggiai il dito su gli oscuri petali, ed una terribile tortura per me ebbe inizio.

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2 commenti:

  • Fernando Piazza il 31/05/2011 20:17
    Il tema del doppio: la luce e l'oscurità, il bene e il male, lo yin e lo yang ecc. ecc. Fa pensare un po' al ritratto di Dorian Gray, ma qui succede qualcosa anche al fiore oltre che al suo proprietario... Il fiore, in realtà, dovrebbe godere di lunga vita e in effetti all fine pare riprendersi e l'equilibrio viene ristabilito... Ti prende e ci sta nel suo essere surreale, ma è come se mancasse qualcosa... ti lascia insoddisfatto. È tua intenzione lasciarlo così? Cmq è scritto bene e le sensazioni che ti lascia sono molto belle.
  • Alessandra Paparella il 31/05/2011 19:35
    Te l'ho sempre detto che sei un grande genio U_U Bravo Fabio!

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