Salve, io sono un gatto. Non Il Gatto di Platone (quello del suo mondo delle Idee), ma semplicemente un gatto. E avrei deciso di scrivere qualcosa; e in questo caso, suppongo di essere davvero il primo.
Ma come? Semplice: servendomi delle mani del mio padrone che io ho opportunamente, per questa cosa, assoggettato. Perché voglio farlo? Ma per descrivere proprio lui, il mio padrone; e darvi una visione di lui dal mio punto di vista.
Mi presento: mi chiamo Sissi, questo è il nome che lui mi ha dato. Ma mi piace questo nome.
E ora parliamo di lui. Io lo osservo molto; più di quanto lui non faccia con me.
Per me è un po' pazzo, ma questo mi sta bene; anzi, mi diverto a studiare quanto sia curioso e a volte perfino buffo.
Per esempio, due delle sue zampe le usa per stare in piedi e camminare (ma io lo preferisco quando si siede). Con le altre due può fare cose eccezionali, molte delle quali non capisco. Ma può anche darmi da mangiare; prendermi (se io acconsento) e, seduto, posarmi sul suo grembo e accarezzarmi.
Io lo lascio fare perché so che ciò gli fa molto piacere. Lui crede che il piacere sia solo mio, e mi diverte lasciarglielo credere. Poi mi osserva come per studiarmi, e anche questo mi diverte molto perché, in verità, quello di osservare è compito mio. Lui mi copia.
Così come mi diverte lasciargli credere di essere il mio padrone e non sa che è lui ad essere al mio servizio.
Un'altra cosa che mi piace del mio padrone, è quando è immerso nella lettura dei suoi libri e giornali. Piacciono anche a me i suoi libri; e mentre lui sprofonda nelle sue letture, amo dormire su qualcuno di essi: hanno un così buon profumo!
Ma di solito, quanto il mio padrone legge oppure guarda per ore una grande scatola luminosa e rumorosa, io sulla stessa tavola, imperturbabile, guardo lui. È uno spettacolo. Lui a tratti se ne accorge, mi guarda, mi fa una carezza e mi dice ridendo: "ma cosa vuoi Sissi?" Io gli rispondo col mio miao più tenero sperando che continui a guardarmi; ma lui si volge nuovamente al libro o a quella scatola.
La cosa più buffa, e anche molto affascinante per me, è quando mangia e beve. Come armeggia con tutti quegli strani arnesi luccicanti solo per mettersi in bocca la sua pappa! (ogni tanto, anche se ho già mangiato, qualche bocconcino buono però, me lo porge). E poi quando beve: anziché leccare quell'acqua (ma è acqua poi?), se la caccia in gola con un oggetto brillante e trasparente: che strano!
Però che bello il mio padrone quando guarda solo me; mi accarezza, mi liscia, mi pettina; mi dice anche tante paroline.
A volte vengono a fargli visita altre persone, spesso sono donne. Devo dire che sono tutte carine e molto gentili con me; mi accarezzano e io faccio le fusa a tutte.
Mica posso essere gelosa. O sì?