Nel negozio c'è movimento: commesse, clienti, fattorini. Fra loro ci sono relazioni di collaborazione, amicizia, simpatia, antipatia, sentimenti di invidia, e anche totale indifferenza. Fra noi due tutto è iniziato con complicità e attrazione, ma ora si può dire che c'è un vero sentimento, un amore intenso che viene celato mostrando la formalità e il distacco emotivo di un normale rapporto fra colleghi quando siamo in mezzo agli altri, e che si esprime di notte quando finalmente riusciamo a scambiarci le nostre effusioni, come fossimo due gatti innamorati che aspettano il complice buio che avvolge di magia.
Oggi indosso un nuovo vestito, un tubino nero con scollatura a V sulla schiena fino al giro vita, con sottili strisce diagonali che danno il senso geometrico del vestire e lasciano aria e fantasia alla pelle nuda. Sono di fronte a lui per tre quarti, così lui può intravedere la mia schiena, ma non del tutto, il resto è destinato alla curiosità e al sogno. Non lo guardo. I suoi occhi invece sono incollati a me e so che lo saranno per tutto il giorno. Non sorrido con le labbra ma col cuore perchè sento le sue mani tese verso me quasi a volermi abbracciare, i suoi baci già sulla mia nuca, le sue dita desiderose di infilarsi fra le strisce della mia scollatura e poi...
Siamo stanziali ma non per questo meno importanti, anzi molti ci guardano e, anche se non ci rivolgono la parola, attraverso l'interloquire con altri, parlano proprio di noi e dell'abbigliamento che indossiamo.
Una ragazza dice ad una commessa : " vorrei provare quel tubino nero". La commessa risponde : " è l'ultimo che abbiamo, ma credo la taglia vada bene per lei, se attende un attimo..."
La commessa inizia a spogliarmi, sento gli occhi di lui percorrere con carezze di sguardo ogni centimetro del mio corpo, la sua postura è immutata ma io avverto il suo cambiamento e turbamento. La commessa porge il vestito alla ragazza che si appresta a raggiungere il camerino per provare l'abito.
Io e lui ancora soli. Io nuda senza alcuna vergogna e lui impassibile ma con inizio di ardore che solo io posso sentire.
Poi la commessa mi prende e mi porta in una sala nel retro, è qui che io e lui ci troviamo quando il negozio chiude e le luci si spengono.
Manca poco alla chiusura del negozio e credo che starò qui fino al suo arrivo. Nuda e sognante, già pronta per i nostri giochi d'amore.
Lo immagino trepidante e so che il fatto di essere lontani non fa altro che rendere il desiderio ancora più intenso.
Quando ci troveremo, come amanti segreti, ci diremo parole scappate all'anima, mai scritte prima e mai lette a voce alta.
Parole rubate all'onda quando picchia contro la scogliera alta di granito antico. Sarà una corsa a perdifiato in una notte senza luna.
Canto di gioia, nuvola persa, volo d'uccello che migra lontano, pagina aperta, per dire l'incanto che vibra nell'aria.
L'esprimersi del nostro amore fa parte del gioco d'azzardo, legato alla notte che fugge veloce, lasciando orme di fango bruciato dal fuoco del sole che abbiamo dentro. Siamo fuori da questo tempo, estranei alle situazioni di questa civiltà , troppa passione, troppa passione in noi...
Poi torneremo alla compostezza, alla quotidianità, alla normalità del vivere. Statuari e felici di esserlo e con un grande segreto nel cuore.
Quando dalla vetrina guardo i passanti spesso mi chiedo : forse anche alcuni di loro sono manichini che indossano abiti di vestiario e di pensiero diversi dalla loro indole, scelti solo per l'obbligo del vivere. E magari non hanno nemmeno un affetto, un amore in cui rifugiarsi quando i riflettori dell'apparire finalmente si spengono. Allora mi sento fortunata, anche se il mio ruolo è marginale e so che poco lascerò del mio passaggio, io non fingo, sono stata creata per essere quello che sono, non tradisco me stessa e poi... ho un'alcova di sogni che condivido con lui.