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Dio, l'uomo, la conoscenza e l'energia
Premessa.
Questo breve scritto "poggia" sull'ormai consolidata tendenza che vede il mondo culturale e scientifico, mettere in discussione le principali teorie sull'evoluzionismo e quelle collegate alle fondamenta delle varie fedi e religioni.
Affrontare temi inerenti a dogmi di scienza e di fede è impresa assai ardua, poiché dibattere "delle nostre verità", significa andare davanti allo specchio col pensiero di accettare un'immagine diversa da quella vista sinora, cosa non esattamente semplice.
L'idea, tuttavia, è quella di "sfiorare" detti temi sfruttando un "percorso logico", alimentato e agevolato da una moltitudine di studi indipendenti (e non solo), oltre che da numerose riflessioni che "impegnano" la rete in modo costante e, spesso, illuminante.
Partendo dal presupposto, neanche tanto remoto, che la razza umana possa essere stata "incoraggiata" nel suo cammino evolutivo da un intervento alieno/superiore, è possibile costruire un ragionamento in grado di aiutarci a osservare, collegare e comprendere meglio, alcuni aspetti che attengono alla nostra quotidianità.
È implicito che questo concetto "voglia" anche che Dio sia sostituito/sostituibile, con una o più entità/esseri provenienti da un "altro mondo".
Alla luce della considerazione appena illustrata, pare"equilibrato" riflettere sulla possibilità che l'uomo sia stato "creato" per essere, successivamente, "studiato" da parte di un'intelligenza più evoluta.
Il termine "studiato" è posto fra virgolette, poiché s'intende comprensivo anche dei seguenti significati: "Educato, civilizzato, esaminato, utilizzato, sfruttato, dominato" e via discorrendo.
Questo ragionamento è stato ispirato da due interessanti letture, in una era spiegato, con il semplice uso della logica, come l'uomo abbia imparato a parlare grazie a un "aiuto esterno", poiché "... non poteva parlare da solo: aveva bisogno necessariamente di ascoltare la voce di un Altro..."; nella seconda, attraverso una differente visione dei c. d. "libri sacri", si arrivava a una rilettura "... con gli occhi dell'uomo moderno..." del mito di Adamo, indicando che "... il peccato originale era la conoscenza scientifica!".
Il perché qualcuno abbia deciso di "investire" sulla risorsa umana, potrebbe essere stato ispirato dalle immense potenzialità insite nello sviluppo delle due macro - capacità tipiche dell'uomo: quella spirituale - emozionale e quella logico - razionale legata all'uso dell'intelletto.
Una miscela di rara forza e dai confini smisurati, la cui "gestione e analisi" potrebbe essere risultata un irresistibile richiamo per delle entità affamate di nuovi saperi e conoscenze ovvero, desiderose di "elargire" consapevolezza e cultura.
Alla luce di queste ultime considerazioni ben si potrebbe, quindi, valutare anche la probabilità che detta "forza umana" abbia sorpreso sia coloro che l'hanno "scatenata", che quelli chiamati a "tutelare la delicatezza e riservatezza" di determinate informazioni.
Oggi.
Prendendo spunto dalle riflessioni in premessa assume un ruolo di rilievo l'aspetto "conoscenza", che può essere efficacemente messo in relazione sia con l'energia sia con la religione.
A coloro che "comandano" potrebbe, in pratica, essere da tempo sfuggita di mano la completa gestione dell'energia e della conoscenza, al pari dell'esclusivo sfruttamento di queste ultime.
In generale, non sarebbe più garantito e/o tutelato l'accesso ai "saperi che contano" da parte di pochi.
Occorre altresì rilevare che anche il potere della religione, con i suoi "dogmi" e il suo "imprinting social - culturale", pare accusare una certa fragilità (in particolare si veda l'annoso caso "Chiesa e pedofilia").
Questo, nonostante il suo indiscusso lavoro di "amministratore di coscienze e conoscenze", abbia superato la più terribile delle prove, vale a dire quella del tempo (almeno finora).
Ecco quindi che la chiave, per riprendere il "controllo totale delle operazioni", è data essenzialmente dal dominio assoluto sull'energia.
Uomo, conoscenza, energia: lo stato attuale.
Non sembrano esserci troppi dubbi, sul fatto che le masse vivano in uno stato di apatia e senso di abbandono, uniti a una cronica e talvolta inspiegabile incapacità di reagire.
Il tutto è facilitato, più d'ogni altra cosa, da una palese condizione di totale sudditanza dal punto di vista pratico - energetico.
Di fatto mancano, o sono quasi completamente assenti, quelle conoscenze (vere) in grado di generare e/o stimolare, in modo profondo, la capacità di "cambiare le cose" o di creare "contesti" sostenibili ed efficienti.
Per poter anche solo sperare in un cambiamento, da questo punto di vista, è indispensabile recuperare autosufficienza e considerazione di se" (in senso generale), prima ancora di immaginare un progetto di ricostruzione più ampio e condiviso.
Occorre inoltre prendere atto, purtroppo, che in un ambiente caratterizzato da smarrimento, poca cultura e scarsa motivazione, "coloro che guidano" sono (letteralmente) in condizione di "staccare la spina" quando lo desiderano disponendo, di fatto, del potere di vita o di morte sulle persone.
Non sembra un'ipotesi remota, infatti, quella che vorrebbe l'essere umano già in possesso di tecnologia e risorse abbastanza potenti da "lasciare al buio" l'intero pianeta (armi elettromagnetiche e oscuramento "mirato" di internet "docet").
La possibilità che ciò accada consentirebbe l'ottenimento di un duplice "cinico" risultato: l'assunzione dell'energia a indiscusso e "venerabile" elemento supremo e dominante, unito alla soggezione indotta nei propri "sudditi", da parte di chi la "gestisce/garantisce".
Quest'ultimo (il "gestore") potrebbe essere lo Stato, al pari dei militari o di scienziati ed esperti.
Potrebbe trattarsi di una qualche non ancora meglio identificata "istituzione terrena", curata, di fatto, da "nuovi apostoli/discepoli".
Come dimenticare, infine, un'altra"tragica sfumatura" che caratterizza questo argomento; vale a dire che, per l'uomo di oggi, l'energia è l'alimento base per il motore del proprio "parco giochi".
Un "recinto/mondo" che gli è stato creato intorno "ad hoc", dove è stato astutamente allevato e nel quale si è "infilato" da solo, con gioia ed estrema facilità.
Allo scopo si vedano anche psicologia e debolezze istintivo - emozionali dell'"animale uomo".
Quindi, ricapitolando, senza energia non c'è divertimento e, per molti, neppure vita.
In questo quadro, ben s'inserisce anche un accenno al tema "messaggi subliminali e tecniche di controllo delle masse", la cui scarsa comprensione è almeno pari al devastante potere che ne caratterizza l'uso pianificato, diffuso e asfissiante, da parte di chi "gestisce la popolazione".
Uno sguardo appena oltre.
Adesso è possibile dare uno sguardo a ciò che sta accadendo in questi ultimi tempi, relativamente alle "operazioni in atto" finalizzate al recupero del terreno perduto da parte dei "manovratori".
Sul fronte sociale sono comparsi "progetti" e infusi d'idee e nozioni che propongono nuove forme di "socialismo tecnologico", appositamente "confezionato" per le masse più scettiche e razionali.
Per coloro che appartengono alla specie umana con una maggiore "inclinazione" di tipo spirituale/religioso/emozionale, sono in fase di costruzione e affinamento "nuove religioni" per nuovi adepti che, in prospettiva, potrebbero anche essere supportate da una "fondante dose d'energia".
Per coinvolgere adeguatamente l'intero "pianeta uomo" (e non solo), potrebbe anche essere costruito un "evento/nemico globale", il quale ben si leverebbe a giusta causa che autorizzi e legittimi lo "staccare la spina" di cui si è detto in precedenza.
Al termine di una o più di queste "azioni mirate", ci troveremmo di fronte a uno scenario interessante, dove "il bestiame" è tornato al suo posto e, di concerto, sono ripresi il suo sfruttamento e la sua dominazione, nel rispetto di canoni più consoni al lavoro del "buon fattore".
Resta inteso che, a questo punto della trattazione, assuma poca rilevanza chi o che cosa costituisca "l'elite dell'energia e della conoscenza", che tutto (o quasi) dispone.
È interessante, invece, evidenziare la molteplicità di riflessioni correlate alla parola energia.
Un'entità, una forza, un potere, un'attività perpetua, spesso inafferrabile, in grado di cambiare la storia, il mondo e tutti noi.
Conclusioni.
Non sembra essere poi così lontano dalla realtà, né tanto meno irriverente, proporre questa relazione di corrispondenza, e cioè che: Dio = Energia.
Questo per due distinte considerazioni:
- perché Dio è davvero "forza"; si pensi a come viene vissuta "la potenza del Creatore" da parte di coloro che credono (e non solo);
- perché a certe condizioni, come quelle di cui si è parlato a proposito del "venerare e gestire l'energia", è fondamentale che sia così e che lo divenga sempre più; magari proprio come un tempo, neanche troppo lontano.
Un pensiero su Dio, a modesto parere di chi scrive, è che egli e il suo potere abbiano "sancito ab origine" ciò che è il potenziale dell'uomo, vale a dire la sua spiritualità ed emotività, unite alla razionalità e all'intelligenza.
Un essere, fatto ad immagine e somiglianza del proprio Creatore, spirito di pura energia, figlio dell'unica immensa forza che unisce il creato, quella dell'amore, che rappresenta la certezza della vita eterna.
Un sentito ringraziamento per l'attenzione, a tutti coloro che "incroceranno" questi pensieri.
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l'autore Antonio Pani ha riportato queste note sull'opera
Le due letture citate nel testo sono: "Il signore dell'anello mancante", di Alfonso Marzocco e il dossier "Ufo e Vaticano", di Cristoforo Barbato.
Saggio pubblicato sul blog:www. anticorpi. info.
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0 recensioni:
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- Grazie Vincenzo, per il tuo cortese e gradito passaggio.
Assolutamente daccordo con te sulla necessità di ricercare e coltivare con vigore "qualcosa che unisce".
A rileggersi presto, ciao.
- Quando l'uomo ha conoscenza di Dio si tramuta in pura energia... Ottimo Antonio... l'Eden un parco di giochi... ma per carità non fondiamo nuove religioni... che separano invece di unire...
- Grazie Silvia, felice del tuo passaggio e delle tue preziose riflessioni. Invito anche te, tempo permettendo, a dare un'occhiata alle fonti che ho citato nelle note sull'opera. A rileggersi presto, ciao.
- Per poter anche solo sperare in un cambiamento, da questo punto di vista, è indispensabile recuperare autosufficienza e considerazione di se" (in senso generale), prima ancora di immaginare un progetto di ricostruzione più ampio e condiviso- Questo concetto mi ha molto colpito perchè riassume tutto il lavoro che i pensatori devono intraprendere con tutti coloro che li circondano: aiutarli a recuperare l'autosufficienza del loro pensiero, liberi finalmente dalla droga mediatica che li aveva resi nulli, lasciando che fossero schiacciati e sfruttati. Vedi per quanto riguarda l'aspetto dell'apprendimento linguistico da parte dell'uomo, ti posso quasi garantire che nasce da un'esigenza di comunicazione che si è evoluta tra le prime comunità. Io ho un figlio disabile e per i primi anni di vita ha dovuto seguire una serie di terapie tra cui logopedia, ti posso assicurare che è l'esigenza di veder soddisfatti i propri bisogni che consente all'uomo le sue più grandi conquiste. Dio è un concetto grande su cui è possibile spaziare e a cui convogliamo tutti perchè è una nostra necessità, altrimenti non avremmo neppure formulato tali pensieri o no? Ciao molto interessante davvero
- Grazie Pietro, grazie Yuri,
spero avrete tempo e pazienza per dare una "sbirciata" anche alle due fonti che ho citato nelle note sull'opera.
- molto ma molto interessante, i miei complimenti, anche per l'accuratezza
delle informazioni e del loro sviluppo logico, un bel mistero...
Anonimo il 29/07/2011 15:41
Commento con questa frase di Giordano Bruno: "uomo di Dio" Mi stai chiedendo qual è l'energia che alimenta e crea i pensieri umani?
- Grazie di cuore per i commenti.
Per Rosaria: Condivido le tue riflessioni, soprattutto la tua frase di chiusura che esprime in toto il mio "sentire". Per me, infatti, Dio è Amore, pieno puro e incondizionato e, nel mio piccolo, aggiungo che questo concetto esprime anche una forza e un'energia che uniscono l'intero creato. Quindi, è proprio come dici tu "... se seguiremo i suggerimenti del cuore e dell'anima e se sapremo accettare i limiti del nostro intelletto presuntuoso..." supereremo la prova dell'esistenza terrena.
Per ClaCar: il mio ragionamento, che è nato da un turbinio di pensieri alle prime ore del mattino, è frutto anche di alcune letture, in particolare di quelle indicate nelle note. Io credo in Dio e non ho dubbi che ci sia qualcosa che "supera" il nostro umano percepire e sentire la vita. Quando parlo di "sancire ab origine" ciò che noi siamo, io lo intendo esteso alle origini della vita stessa, in qualunque forma essa si manifesti.
Con il mio breve scritto, intendo evidenziare quanto pesino conoscenza e cultura nel nostro "percepire quotidiano", anche a livello spirituale ed emozionale. Sembra indubbio che determinati comportamenti e modi di vivere siano indotti e "controllati" da chi gestisce il sapere e, non a caso, anche il potere. Mi premeva, quindi, esprimere un "pensiero a voce alta", che "fotografasse" la situazione, così da portare lettori e autore a ulteriori riflessioni e approfondimenti. Credo sia da tenere bene in considerazione l'aspetto "dominio/gestione" dell'energia e i suoi sviluppi nel prossimo futuro.
Grazie ancora, a rileggersi, ciao.
Anonimo il 12/06/2011 21:34
refuro ratto di elia
Anonimo il 12/06/2011 21:32
Caro antonio in primis ti dico che , essendo credente, sono in accordo in toto con ciò che rosaria riporta.. ma leggendoti mi viene da pensare che tu possa aver estrapolato queste idee da qualche libro del noto sumerlogo Zecharia Sitching, e comunque sicuramente da un'attenta analisi di alcuni "specifici episodi biblibi" : visione di ezechiele, taratto di elia... ect... che hanno fatto pensare anche me e non solo... In ogni caso mi sorge spontanea una domanda... ma ammesso e non concesso che questi alieni possano esistere (come in parte credo che sia) ma da quale essere superiore o dio possono essere stati creati??? e cosi via... sempre detto tra me e te credo che il Signore ci abbia dato un'intelligenza superiore... anche per poter affrontare certi tipi di discorsi... che nulla tolgono ad un credente... anzi... un caro saluto... e comunque un attenta richerca...
ps è la seconda risposta che ti invio la prima non l'ha presa...
- rieccomi. avevo scritto un commento qualche ora fa, ma l'algoritmo non ha voluto salvarlo... neanche quando ho fatto a pugni, volevo insistere ancora ma dovevo fare le polpette.. dunque, Antonio, io dico che a un certo punto bisogna fermarsi, perchè il nostro raziocinio non è programmato per capire tutto. sì, Dio ci ha sancito ab origine, spiritualità-raziocinio, emotività-intelligenza, ed è dall'armonica simbiosi di queste nostre capacità che possiamo trovare l'equilibrio. chi non crede in Dio, molte volte, è perchè si sente deluso dal fatto che Lui non interviene a guarire i nostri dolori, o perchè alcuni dei suoi "discepoli" contravvengono ai suoi comandamenti. ma questo non ha importanza, poichè ciascuno di noi risponderà a Lui per le sue azioni. azioni che dobbiamo scegliere giorno per giorno.. nei pensieri, nelle opere e nelle parole. perchè il dono più grande di Dio per noi è il libero arbitrio. la nostra esistenza su questa terra è una prova che supereremo se seguiremo i suggerimenti del cuore e dell'anima e se sapremo accettare i limiti del nostro intelletto presuntuoso.
- Spero avrete la pazienza di leggere tutto, unita al piacere di esprimere il vostro commento e/o critica. Grazie, ciao.
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