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Siamo tutti schiavi

"Siamo tutti schiavi perché ci è impedito di fare quel che più ci piace"
È una spiegazione molto semplice, ma abbastanza esaustiva.
Nonostante la schiavitù sia abolita da diverso tempo, la condizione dell'uomo oggi, di tutti i cittadini, è quella di persone negate della propria libertà. E, cosa peggiore, il nostro padrone oggi non è una persona in carne ed ossa, ma è rappresentato da alcuni concetti astratti, come il mercato, i soldi, la società.
Tutto ha avuto inizio con un sintomo, il nichilismo, che ha bussato alle coscienze degli esseri umani in seguito alla Rivoluzione Industriale. Da allora tutto, le persone, i sentimenti, i valori, gli oggetti hanno perso il loro significato più profondo per essere considerati esclusivamente per il loro valore pratico, perché funzionano. Vennero prosciugati i sogni, le speranze, i desideri degli individui, e trasformati in oggetti vuoti. Ed è su questo che contano le industrie che, grazie a programmi televisivi, pubblicità, mode, mirano a creare dei desideri insite alla massa che l'individuo cercherà di soddisfare acquistando quel vestito, quel prodotto, quell'oggetto. Quindi è chiaro che tutti, la maggior parte della gente perlomeno, sono schiavi del mercato.
"Per i soldi, le persone sono disposte a uccidere
sì, per i soldi le persone uccidono..."
Questo è un passaggio della mia poesia "Attesa simile alla mela". In questa lirica parlo dell'importanza del nuovo oro, il petrolio, che può essere la causa scatenante di una nuova guerra, ma nel seguente saggio riporterò il concetto centrale del testo poetico per avanzare delle considerazioni riguardo al rapporto umano con la moneta. L'attenzione rivolta verso questi fogli di carta è sicuramente eccessiva. Il meccanismo è molto simile a quello delle droghe: i soldi provocano dipendenza, non se ne hanno mai abbastanza, e le crisi di astinenza possono essere, nel vero senso della parola, mortali. L'unica differenza è che queste 'sostanze stupefacenti' non sono proibite. L'uomo è disposto a vendersi, fare orari extra (spesso disumani) solo per raccoglierne il più possibile e tenerli in banca, o sotto il materasso, oppure per acquistare degli oggetti di lusso e dimostrare a tutti il proprio status. Per questo motivo tutti, chi più e chi meno, siamo schiavi dei soldi.
Spesso l'uomo si piega a un'idea collettiva, al pensiero della maggioranza, alla norma. Queste leggi tacite regolano i rapporti umani, dalla famiglia allo stato, e le impariamo senza rendercene conto. Sono i motivi per cui ci asteniamo dall'andare in giro per la città in infradito oppure non utilizziamo una canzone metal come colonna sonora a un funerale. In sostanza il comportamento degli individui è reso prevedibile in base a certi stimoli e in questo modo la società si assicura che non avvengano grossi cambiamenti durante la sua perpetuazione da una generazione all'altra. Ogni comunità occidentale è fondata sulla menzogna e il conformismo. Pochi, quasi nessuno, osa andare fuori dal gregge ed è il motivo per cui siamo quasi tutti schiavi della società.
Siamo tutti schiavi per l'istinto di adattamento, non abbiamo altra scelta per assicurarci la sopravvivenza. Dobbiamo imitare l'operato altrui e perfino sottostare a delle regole per svolgere certi lavori. Il margine della libertà si è ridotto a zero, quello che non è impedito è praticamente obbligato, consigliato diciamo, per interessi di terzi. Non è più possibile scegliere cosa fare nella propria vita. La soluzione, l'unica possibile, è quella di creare una società nuova partendo proprio dalle fondamenta, con nuovi valori, una nuova morale, un nuovo modo di pensare. È possibile, basta distruggere questa.

 

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