Anche stamattina la sirena della scuola non ha dimenticato di suonare. Puntuale alle otto ecco il suo primo "ululato" così potente, lungo e inquietante.
Mia madre mi racconta che la sirena risale ai tempi della guerra e il suo scopo era quello di annunciare alla gente del paese il momento del coprifuoco durante i bombardamenti aerei e anche adesso che la guerra è finita continua a suonare ricordando, col suo lugubre richiamo, quel triste e doloroso periodo.
Io che la guerra non so cosa sia né cosa significhi subire un bombordamento, posso solo immaginare, dal tono cupo dei racconti, che si sia trattato di un periodo molto brutto e così tutte le volte che sento suonare la sirena scatta in me un senso di incombente pericolo, come se da un momento all'altro la tragedia stesse per abbattersi.
Alle otto e un quarto ascolto il secondo richiamo. Al terzo dovremmo essere già all'interno della scuola. Io sono per strada già al secondo richiamo e sebbene il tragitto da percorrere sia solo di qualche centinaio di metri, impiego quasi tutto il tempo che resta fino all'ultimo richiamo a guardare tutto quel che colpisce il mio sguardo lungo il cammino, trascinata a forza da Marta che con tono perentorio mi dice di sbrigarmi, ogni volta che mi fermo o tento di farlo. Non so se ciò sia dovuto al fascino della merce esposta nelle vetrine o se sia solo un pretesto per ritardare il più possibile l'entrata a scuola che oscuramente prefiguro e percepisco come un luogo di forzata permanenza. Eppure trovo piacevole il tempo trascorso a scuola. Amo la maestra sempre così paziente, gentile e indulgente con noi bambini; adoro Elena, l'amica del cuore e dei giochi di cui non mi stanco mai, insieme nella vita sia dentro che fuori la scuola. Con lei divido tutto: il banco, il materiale scolastico, le confidenze, la merenda, i giochi, i pomeriggi passati a studiare e a chiacchierare, le risate e persino le lacrime.
È solo il primo momento che mi sconcerta, giusto il tempo che l'eco dell'ultimo richiamo si dilegui, poi pian piano tutto rientra nel suo ordine naturale.
Ma domani la sirena risuonerà e tutto ricomincerà daccapo.