E dire che l'unico che si poteva lamentare ero io, indaffarato con le questioni amorose rubavo tempo per i miei progetti, per i miei programmi, il mio futuro. Ero consapevole, ma abbassavo la testa e speravo, era tanto idiota il mio ragionamento, pensavo che una certezza al mio fianco fosse il primo passo, una necessità per scendere in campo, per partecipare alla vita. Sono gli errori tipici della giovinezza, quando ancora non conosci bene le regole del gioco.
Ho dato anima e corpo, sudore e attenzioni, e davanti a cosa mi sono imbattuto?
Alla tua indifferenza, il tuo egoismo! Tu hai sempre voluto di più, il viaggio in Spagna, poi in Russia, volevi che venissi sempre in piscina con te, non sopportavi l'idea di passare un finesettimana senza di me. E cosa pensavi?
Niente. Ti affidavi sempre all'istinto, speravi che qualcuno ti dicesse quale fosse la decisione giusta da prendere in ogni momento. E io ci ho provato a farti riflettere, a far maturare una tua personalità, ma tu non ci riuscivi, a dire il vero non ci provavi nemmeno, cedevi alle tentazioni, ti erano sempre sembrate delle buone occasioni, e agli occhi degli altri sapevi sempre come giustificarti:
È l'istinto dicevi, fa parte della natura dell'uomo.
Tutta fatica sprecata, il vento ormai è sovraccarico di mie parole, e quindi termino questa riflessione cercandomi una mediazione, una salvaguardia della mia persona.
Se mai mi dovessi innamorare, e credo che succederà presto, sono troppe le persone vuote e senza senso, e non permetterò al mio cuore di ridurmi nella stessa condizione, di seguire questa moda. Se dovessi perdere di nuovo la testa, devo assicurarmi la libertà, non devo smarrire il concetto di identità e riuscire a esprimere la mia volontà. La vita va avanti, non si ferma un secondo, fortuna che mi sono svegliato da questo sogno prima che fosse troppo tardi.