Ti sacrifichi, combatti, finché capisci di essere nella merda, e arrivi a sentirti tale. Anzi peggio. Gli stronzi galleggiano, tu rischi di soffocare. Cerchi qualche appiglio, un'attività, una ragazza, speri in qualche soddisfazione, e invece niente, è solo disagio interiore. E cosa peggiore, nonostante gli sforzi, non riesci a cambiare la situazione. E proprio allora incominci a pregare, rivolgendoti a chiunque, al cielo, un presunto dio, la venuta di un angelo, e speri in un arrivo, un traguardo, una mano del destino. Non trovando un cambiamento significativo, affetto sempre più dal nichilismo, resta solo un pensiero, un'importante domanda, che condiziona ogni attività mentale:
Dove ho sbagliato stavolta?
La vita è così, ingiusta, ingrata, raramente va secondo un programma, ma non bisogna disperare perché nessun sconforto è eterno, e quando il tempo lo deciderà ci sarà un alleviamento del dolore, della sofferenza. La morte è solo una possibile soluzione, la più radicale, non sempre la peggiore.