username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Nella mia casa, ora, ci abita un verme, vabbé, non fa niente

La giornata risultò stancante e al ritorno a casa, per quella strada abitudinaria, notai qualcosa di strano. Aprii la porta e vidi la stanza come svuotata. C'erano le mie mutande nascoste sotto il letto, la tua collana sul comodino, mentre nell'aria percepivo l'odore di un fuoco, e lo scorsi dietro al comodino. Lentamente ardeva, bruciava tutto ciò che c'era intorno. Mi misi a correre e scappai lontano, la mia vista era accecata, e quasi per sbaglio mi ritrovai davanti a un'altra casa. Ci entrai, era luminosa, ben arredata, mi piaceva star lì. Mi accomodai sulla poltrona finché non vidi sul pavimento un calzino. Alzai lo sguardo e trovai una maglietta appesa al muro, anche quella stanza era occupata. Uscii dall'appartamento e prosegui dritto per una strada di cemento, non so dire per quanto di preciso. Alla fine della via mi ritrovai in una casa dove suonava una musica soave, dolce, rilassante, mi sedetti ad ascoltare, era straordinaria, ne rimasi semplicemente incantato. Appena ripresi i sensi presi un pezzo di carta, scrissi delle parole, e finalmente contento uscii dall'abitazione lasciando il messaggio in buchetta. Spero noterai che ho bussato al tuo cuore.

 

0
1 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

1 commenti:

  • Paolo il 01/07/2011 12:15
    Quanta delicatezza sanno contenere le parole..

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0