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Seduti sulla riva del mare
5 minuti.
Ryan: Cristo santo! Quella roba è spaventosa! E sta arrivando a una velocità incredibile! Che cazzo di fine...
Deamanta: Amore... Non voglio finire là dentro. Non voglio finire da nessuna parte! Perchè? Cazzo! Perchè?!
R: Non credo sia saggio sprecare il tempo con domande inutili. Ce ne rimane così poco.
D: Sì, hai ragione. E poi ne abbiamo già parlato a lungo. È inutile chiedersi perchè. Molto meglio chiedersi come.
R: Già. Come? Tutti vorrebbero la possibilità di scelta su come morire, e noi che ce l’abbiamo non siamo ancora riusciti a sfruttarla.
D: Bhe, io un’idea ce l’avrei...
R: Certo. Sarebbe bello. Fare l’amore un’ultima volta, terminare come una cosa sola, uscire da questo mondo come un solo essere. Sarebbe perfetto, ma non è possibile.
D: Non capisco perchè ti ostini...
R: Lo sai perchè. Te l’ho già spiegato. Con quella roba che arriva alle nostre spalle non riuscirei mai. È un problema fisiologico, fanciulla, non mi va di spirare bestemmiando.
D: Ma sarebbe comunque stupendo... Sarebbe comunque...
R: Cazzo! Ne abbiamo già parlato! Resta il fatto che non voglio finire là dentro! E non voglio che ci finisca nemmeno tu! Non voglio che ci prenda. Non voglio. Non ci è dato sapere cosa succede dentro quella roba.
Oh, sì, di sicuro è la morte quel che succede, ma come? Cosa si nasconde in quella tenebra? Non voglio sentire i tuoi strilli di dolore come ultimo suono.
D: Forse hai ragione. Non potremmo sfuggirgli. Non ci fermeremmo in tempo. Ma non credo potrà andare diversamente.
R: Hai preso le pistole?
D: Sì...
R: Allora non ci prenderà.
4 minuti
Deamanta: Non lo farò.
Ryan: Lo farai.
D: Ma come posso?! Come posso spararti?! Io ti amo!
R: Anch’io fanciulla.
D: È assurdo.
R: L’amore?
D: L’idea di ucciderci. È assurda.
R: È più assurda quella roba.
D: Ti amo. Voglio il tuo bene. Voglio vederti sorridere. Voglio la tua vita. Non posso darti la morte.
R: Il mio bene in questo caso è la morte.
D: Non riesci proprio a capire, eh?!
R: Ti sbagli. Capisco ben...
D: No! Non capisci! Non capisci cosa provo per te. L’amore di una donna è diverso da quello di un uomo. Non avrò mai la freddezza di spararti. Di essere la causa della tua morte. È impossibile. Certo, so che morirai comunque, che moriremo comunque, ma non troverò mai il sangue freddo di premere il grilletto.
R: Lo troverai.
D: No! Ti amo! Ti amo, cazzo! Potrebbe anche essere la cosa più giusta del mondo quella di spararci a vicenda, nello stesso istante, ma resta il fatto che non potrò farlo. Il mio sentimento mi impedisce di farti del male. È così che funziona l’amore. Non spargerò le tue cervella su questa merda di spiaggia! Non spegnerò quella luce! La mia luce! La luce che illumina ogni cosa che faccio, ogni cosa che penso. Non ce la farò. Mi dispiace.
R: Dovrai. Perchè io ce la farò con te.
D: Evidentemente non mi ami.
R: Guardami negli occhi fanciulla.
D: ... Ok. Ma non ce la farò comunque.
R: Sono certo di sì. Quando arriverà il momento non esiterai che un attimo. È un gesto d’amore. Il più grande gesto d’amore. Non riusciresti mai a farlo per nessun altro, nessuno. Chiunque fosse a chiedertelo. Qualunque fosse la situazione. Non lo faresti.
Ma per me sì, ne sono certo. Fallo per me, fanciulla. Questo è amore.
3 minuti
Deamanta: Baciami.
Ryan: Meglio di no. Non riuscirei a fermarmi.
D: Baciami.
R: E poi il tempo passerebbe troppo in fretta. Quello schifo ci inghiottirebbe e nemmeno ce ne renderemmo conto.
D: Avremmo dovuto prepararci meglio.
R: Volevo dirti una cosa. Una cosa che non ti ho mai detto.
D: ...
R: Non la ricordo.
D: Non importa.
R: Importa eccome!
D: Non importa. Davvero.
R: Sono uno stupido. Tutto quel che ci rimane sono le parole. Sono gli ultimi istanti. Sono le ultime parole. Volevo fossero speciali, volevo stupirti. Spiegarti...
D: Non preoccuparti. Non devi spiegarmi nulla.
R: Sai, è come quando ascolti una canzone, quando stai attento al testo, quando scopri che proprio quelle parole si adattano perfettamente a quel che provi. Ti dici: “Cazzo! Non avrei saputo dirlo meglio. È proprio quella cosa! È proprio quella sensazione! È così che mi sento. È così che l’avrei detto io se mi fossero venute in mente le parole giuste.”
E le avevo trovate, sai? Avevo trovato le parole esatte per esprimermi. Per mettere a nudo la mia gratitudine, la mia devozione, il mio amore. Con tutto quello che concerne. E invece le ho dimenticate.
D: Non preoccupartene amore. So già tutto. I tuoi occhi mi dicono tutto quel che c’è da sapere. Non sprecare tempo a tentar di ricordare.
R: Devo ricordare.
D: Smettila.
R: Gli occhi non sono esaustivi. Sono profondi, sì, ma vaghi. Volevo darti delle parole, delle metafore, degli esempi. Volevo lasciarti col meglio.
D: Lo stai facendo.
R: No. Ti sbagli. Ce le avevo pronte. Stupido! Devo trovarle.
D: Smettila. Ti prego.
2 minuti
Ryan: È incredibile.
Deamanta: Già.
R: Mi sento calmo, incredibilmente calmo. Eppure stiamo per morire. È la fine di ogni cosa.
D: Ora che ci penso è una cosa che sento anch’io. Una calma impossibile. Certo, c’è tristezza, c’è paura, ma non c’è un’ombra di panico.
R: È così bello ora.
D: Cosa?
R: Guardare il mondo, il mare, l’infinito. È così bello. Non mi ero mai accorto di quanto fosse bello tutto questo. Credo che potrei stare anni a guardare questo mare, sdraiato su questa sabbia, con te. Anni. Senza fare nulla. Senza chiedere altro al mondo che farsi guardare. Quante cose mi sono perso fin’ora...
D: È solo che quando stai per perdere qualcosa ti accorgi del suo vero valore. Non avresti potuto apprezzarle prima.
R: Può essere. Ma credo non mi fossi accorto proprio di niente. È come essere su questo pianeta per la prima volta.
D: Cosa sarà dopo?
R: Credo il nulla.
D: Impossibile! Come puoi dirlo?! Sei crudele.
R: Sarà il nulla. Il nero. Il vuoto. Come quella roba che sta per raggiungerci.
D: Smettila!
R: Lui non la smetterà. Non smetterà di essere. E nemmeno di avanzare.
D: Smettila tu!
R: Fatto.
D: Cosa?
R: Ho smesso. Io posso farlo.
D: ...
R: C’è una cosa che mi fa sorridere. Una cosa che mi è venuta in mente ora, che non avevo preparato prima. Non avrei potuto saperla.
D: Amore...
R: Con te è bello anche morire.
1 minuto
Ryan: Stai pronta a sparare.
Deamanta: Non ce la farò.
R: Tira indietro il cane.
D: Così?
R: Ti amo.
D: Lo so già. Dimmi qualcosa che non so.
R: Cosa dirti che non sai?
D: Baciami.
R: Lo sai.
D: Baciami.
R: Ti direi troppe cose baciandoti. Non c’è tempo.
D: Ti amo.
R: Ho trovato.
D: Cosa?
R: Quel che non sai. Una cosa che non ti ho mai detto.
D: Cosa?
R: Sparami.
D: Sparami.
Click
R: Cristo santo! Stupida stronza! Hai dimenticato di caricarle?!
D: Sono un’idiota! Sono un’idiota, cazzo!
R: Come minchia si fa?! Una cosa dovevi fare! Una!
D: Scusa amore...
R: ...
D: Sono una stupida del cazzo. E quello schifo ormai è qui.
R: Lascia stare. Scusami tu. Non finiamo così.
D: Non ha importanza come finiamo. Ha importanza che finiamo.
R: No. Non è vero. Importa il come. E ho un’idea.
D: Non c’è tempo...
R: Tranquilla.
D: No. È arrivata...
R: Finiamo così.
D: Amore...
R: Ssssshhh...
D: ...
Vuoto
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- Niente male. Niente, niente male. Eppure... qualcosa manca.
- Sembra qualcosa scritto per una recita teatrale... non mi convince. Alla prossima lettura.
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