Eduard, figlio di calabresi nato in Australia si trova in una cazzo di storia per niente semplice. Mandato in Mexico per fare da garanzia ad una partita di droga, arrivata a destinazione si e' volatilizzata. Adesso si trova ostaggio del cartello Mexicano.
I suoi paesani dicono che la merce e' stata sequstrata dalla Guardia di Finanza, ma non producano prove, al quarto giorno gli scagnozzi del cartello minacciano Eduard di tagliarli un orecchio e inviarlo ai suoi paesani: una bella cazzo di storia, Eduard tradito dai suoi stessi compari. Il cartello e' ben strutturato e gode di ampie agevolazioni ad alti livelli, il controllo soprattutto degli aeroporti e la possibilita' di accedere alle informazioni, anche di tipo riservato, pertanto informano Eduard che nel caso fosse successo quello che dichiarano i suoi compari, le autorita' italiane avrebbero avuto l'obbligo di mettersi in comunicazione con le autorita' Mexicane, bhe' autorita' diciamo il cartello stesso. Eduard lo sa che tutto era stato rispettato e per questo veniva tenuto in ostaggio, e ne hanno diritto di farlo, e Eduard lo sa che hanno diritto di farlo, sa pure che ci puo' rimettere le penne se la merce non esce fuori.
Al quinto giorno, niente sulla stampa, nessuna comunicazione alle autorita' Mexicane, e la partita di droga non esce fuori. Al sesto giorno Eduard viene trovato da un ciclista, morto in un fossato a Citta' del Mexico. Ma Eduard non poteva rimanere in Australia invece di andare a fare da garante per una cazzo di partita di droga! Poi non so, ma questo Eduard; mi stava pure simpatico anche se non so chi cazzo sia questo deficente. A volte penso che la gente e' proprio strana, io sarei voluto nascere in Australia, grandi spazi, senso di liberta' metropoli moderne, ma poi, avrei visto dal vero i Kanguri, povero Eduard ma chi cazzo ce lo ha mandato in Mexico?