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Viveva ora una realtà parallela. La casa, la madre, gli amici, si affacciavano nella
sua mente solo di tanto in tanto. La vera vita era là , nello schermo, in quella città
virtuale. Era stato facile entrare. Bisognava registrarsi: aveva usato un nome falso
poi si era creato un nick ed ora si sentiva un altro, libero, sicuro di sè , forte nella
mente e nel fisico, con rapporti sessuali virtuali a volontà. Ormai si vedeva un
essere superiore che poteva disporre degli altri, assoggettarli, mortificarli.
Comandava su migliaia di persone e, per questo, mal sopportava
di ritornare in quella che gli altri chiamavano realtà. Il mondo reale lo aveva
lasciato sempre solo, non aveva capito il suo valore, le sue potenzialità.
Comunque, dopotutto, non solo lui la pensava così. Quasi tutti i suoi vecchi amici
preferivano vivere come lui perchè anche loro avevano scoperto che in tal modo erano più appagati, realizzati. Odiavano la famiglia. Era un ostacolo, una prigione da cui fuggire per vivere emozioni forti dentro quello schermo.
Fabius, ora,, usciva dalla sua stanza, quando proprio non ne poteva fare
a meno, giusto il tempo per procurarsi il cibo in cucina. Era diventato infatti
magrissimo, quasi uno scheletro.
Metteva delle cuffie per non sentire i rumori della casa e la voce di quella che un tempo chiamava mamma e che ora percepiva come un'estranea.
I sentimenti? Roba da deboli, da donnette.
Ultimamente cominciava anche ad odiarla. Stava maturando idee terribili. Se l'avesse fatta fuori, non sarebbe stato poi, libero per sempre? Poteva realizzare facilmente il suo progetto. Non era, lui, un essere superiore?
Ci sarebbe riuscito, come riusciva in tutto ciò che faceva a " Webcity" , la bellissi
ma città virtuale che aveva conquistato e di cui era il capo.
Una notte mentre lei dormiva, lo fece.. .. Sentì solo un rantolo.
Poi la mise nel congelatore Ecco, era finalmente libero di restare per sempre
nella città virtuale. Non uscì più di casa. Tutti pensarono fossero partiti.
Era estate, l'inizio dell'estate. ..
L'inizio della fine.